L’umanità al guado del “Futuro interiore”

Una delle scrittrici più vivaci di oggi dedica questo interessante saggio breve alla sua generazione, tra i quaranta e i cinquant’anni, che ancora fatica a trovare una dimensione storica. Senza più ideologie e giunti tardi ai linguaggi digitali, i coetanei sono comunque invitati ad assumersi «la responsabilità di sognare il futuro». Così, la scrittrice offre prospettive, formulando un’analisi storico-sociale di un’Europa statica, identitaria e xenofoba. Distingue tra integrazione, multietnicità e multiculturalità, “ius sanguinis”, “ius soli” e “ius voluntatis”. Per capire quale sarà il futuro per il cittadino europeo confronta il melting pot degli Stati Uniti con il multiculturalismo canadese del premier Trudeau, che riconosce non le identità ma le appartenenze. L’indagine non dà nulla per scontato, anzi mostra l’audacia di chi smonta certezze mettendo in rapporto bellezza classica e violenza, democrazia e disordine. E conclude che la rete può essere formidabile strumento di dissenso se servirà a esprimere un potere alternativo: quello relazionale.

Michela MurgiaFuturo interioreGiulio Einaudi editore, Torino 2016, pp. 96, 12 euro

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