L’odissea di Amal nel “griot” di Carlotto

Porgere l’orecchio a questa breve fiaba africana scritta da Massimo Carlotto (da ieri in libreria anche con una nuova èpuntata del suo Alligatore) e illustrata da Alessandro Sanna aprirà gli occhi su una dimensione magica tanto vicina quanto non notata. Nelle parole di una terza persona che ricorda i griot africani riviviamo il viaggio di Amal assieme ad altri profughi a bordo di un’imbarcazione al largo di Lampedusa. Un’isola che ai tempi delle guerre tra cristiani e musulmani era considerata zona franca. L’odissea del naufragio mette in contatto il giovane con la morte mentre il vecchio Boubacar Dembelè a migliaia di chilometri di distanza parla alla luna implorando di salvare il nipote. Boubacar custodisce i segreti del “foggara”, l’arte di scavare pozzi nel deserto. Amal tiene stretti nella mano cinque grani di pepe donatigli dal nonno come portafortuna e simbolo della settima via del pepe, che parte dall’Indonesia orientale. Èil filo del racconto che unisce popoli e generazioni. Finito di leggere, toccherà a noi raccogliere i grani di pepe di Amal e continuare la narrazione.

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Massimo CarlottoLa via del pepeIllustrazioni di Alessandro SannaEdizioni e/o, Roma 2014, pp. 40, 9,50 euro

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