L’occhio dell’assassino e il potere dei media

Un tranquillo paesaggio collinare, tra i dolci rilievi dell’Austria centrale, un villaggio bucolico sperduto nel mezzo della campagna, un gruppo di amici che vuole passare un fine settimana lontano dal ritmo frenetico. Un quadretto che viene interrotto dalla notizia di un brutale duplice omicidio avvenuto poco distante, in cui due bambini sono stati costretti a suicidarsi da un mostro che ha ripreso la morte con la videocamera. Inizia il racconto agghiacciante della caccia all’uomo, con la cronaca del delitto che viene riportata minuziosamente dai media, senza omettere nessun particolare della scabrosa vicenda, sino a quando la normalità della piccola borgata, ormai incollata al televisore, viene sovvertita scatenando reazioni estreme. Un noir glaciale e surreale che indaga il potere dei reality e il nodo indissolubile tra media e violenza.

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T. GLAVINIC, L’assassino con la videocamera, Zandonai, Rovereto (TN), 2011, pp. 101, 11 euro

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