Tutti conosco la carriera di organizzatore culturale e sovrintendente della Scala di Carlo Fontana, approdato negli ultimi tempi alla guida dell’Agis. Parimenti è anche conosciuta anche la sua attività intellettuale di ricostruzione di uno spaccato della cultura italiana, in particolare del teatro e dell’opera, con l’indagine condotta sulle carte di Paolo Grassi, suo maestro e mentore. Fontana al fondatore del Piccolo Teatro ha infatti dedicato negli ultimi anni convegni, biografie e libri da cui è difficile staccarsi. Ma quali sono stati i suoi inizi? A colmare tale lacuna arriva un’antologia, curata da Alberto Bentoglio, sulla parentesi critico-teatrale che Fontana esercitò dalla fine degli anni Sessanta alla metà del decennio successivo sulle colonne del quotidiano socialista l’«Avanti!». Lì chiamato giovanissimo come vice, diventò in breve una delle firme di punta della critica e da quello spalto fu osservatore privilegiato delle trasformazioni del teatro italiano ed europeo. Ma il suo sguardo vigile intravedeva i futuri aspetti tecnici e organizzativi. Carlo Fontana A teatro negli anni Settanta Mimesis editore Milano 2013 pp. 19216 euro
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