Libri
Giovedì 10 Marzo 2011
Lo sguardo sul Continente nero
Il coraggio di una parzialità per nulla “politically correct” regala autentici tesori di verità
I sei reportage narrativi raccolti dal Nobel per la Letteratura 2001 si sono attirati diverse critiche per il loro sguardo sul Continente africano, passato al vaglio di un’osservazione che non nasconde il disagio intellettuale, il disgusto o la semplice noia di fronte a culti dalle pretese misteriche, inclini a sacrifici cruenti e poveri di contenuti filosofici. Se a tutto ciò si aggiunge l’idiosincrasia per le forme più tradizionaliste di società islamica e la diffidenza suscitata dalle grandi religioni monoteiste abbracciate senza rinunciare all’orizzonte animistico, potremmo eleggere il libro di Naipaul a esempio di illustre conservatorismo contemporaneo. Ma lo scrittore di Trinidad ha notevoli riserve stilistiche e ampie capacità analitiche, così che il coraggio di una parzialità per nulla politically correct regala, accanto a eccessi di discutibile ripulsa, autentici tesori di verità. L’indagine attorno alle religioni tradizionali compiuta tra il marzo del 2008 e il settembre del 2009 inizia nell’Uganda, la cui capitale Kampala si espande in un profluvio di metastasi cementizie. Nelle magnifiche campagne dell’antico regno del Buganda si respira la tensione di una tregua apparente, la vita che malgrado la ruota scandita dalle occupazioni quotidiane rimane intimamente legata alla stregoneria e alle rivalità sanguinarie di villaggio in villaggio. Il mondo degli spiriti e delle pratiche tradizionali diventa protagonista della narrazione quando Naipaul si occupa della civiltà autoctona ugandese sopravvissuta fino alla metà dell’Ottocento e testimoniata da esploratori come Stanley, tra i primi ad addentrarsi in regni governati da re venerati come emanazioni divine. Il soggiorno in Nigeria è un’immersione nel paganesimo, avvicinato grazie all’incontro con diversi capi tradizionali, dall’oba (re) di Lagos al babalawo, figura ricorrente di mago o stregone, fino all’oni di Ife, lo chef spirituale del popolo yoruba. Naipaul passa di mentore in mentore, ricevuto e accompagnato sul posto da guide autorevoli e bene introdotte in ambienti politici e religiosi.
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V.S. NAIPAUL, La maschera dell’Africa
Adelphi, Milano 2011, pp. 289, 22 euro
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