Angelo è un giovane orfanello partenopeo sfuggito alla morte e catapultato in una nuova famiglia a Bologna, così fredda e così distante dalla sua Napoli. Un bambino come tanti altri nell’Italia degli anni Settanta senza pace, in una Bologna solo in apparenza così perfetta come i suoi nuovi genitori. Sbalzato in una realtà totalmente diversa, prova sulla sua pelle le ironie dei compagni di scuola e gli sberleffi dei ragazzi dell’oratorio. In un clima difficile Angelo appare così più vecchio di quanto non sia e riesce a riconoscere le ipocrisie che lo circondano: una sorta di voce irriverente e allo stesso tempo innocente di un ragazzino che ha vissuto troppo nonostante la giovane età e che non riesce a dimenticare. Un racconto di luci e ombre dove tutti hanno qualcosa da nascondere e nessuno è innocente.
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Emilio Marrese, Il buio ha paura dei bambini, Edizioni Piemme, Milano 2015, pp. 245, 14.90 euro
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