L’incubo dittatoriale attraversa l’Argentina

Difficile narrare l’“ombra lunga” della dittatura, quella che s’insinua nel presente perché è capace, con mille intrighi, di nascondere le colpe e ribaltare le responsabilità. Nel nuovo romanzo di Leopoldo Brizuela, qui alla sua quarta opera narrativa (che gli è valsa il prestigioso Premio Alfaguara), siamo nell’Argentina di oggi. Anzi di un paio di anni fa: nel centro di La Plata un gruppo di uomini si introduce in una casa di una coppia benestante che, il giorno seguente, lascia il Paese. Un vicino osserva dalla finestra e quell’azione gli riporta alla memoria una vicenda simile: il rapimento di una donna nel 1976. Una storia-noir che non ha mai avuto soluzione: i due fatti sono collegati? Sì, perché la struttura criminale, un intreccio tra potere statale e mafioso, è la stessa di allora: e alla voce narrante - efficace alter ego dello scrittore - spetta il compito di sciogliere i nodi. Un romanzo che riflette sull’abuso di potere in Argentina, un Paese mai come oggi sotto gli occhi del mondo.

_____

Leopoldo Brizuela, Una stessa notte, Ponte alle Grazie, MIlano 2013, pp. 304, 16 euro

© RIPRODUZIONE RISERVATA