Libertà e benessere in 150 anni di Italia

Gennaro, nell’anno dello sbarco di Garibaldi a Marsala, viveva a Napoli con la moglie e due figli e uno stipendio di 650 lire piemontesi che la famiglia spendeva per circa due terzi per mangiare. Oggi il bis-bisnipote Giuseppe, operaio a Napoli con una famiglia di quattro persone, guadagna 1.905 euro e solo il 30% è dedicato all’alimentazione. Tra i loro due modi di vivere ci sono 150 anni che hanno fatto la storia economica dell’Italia, dove il benessere è espressione di libertà. «Ripercorrere le tappe dell’aumento del benessere può servire a capire cosa occorre fare per aiutare in Paese a uscire dalla grave crisi internazionale» così scrive Emma Marcegaglia nella prefazione al libro che raccoglie saggi di Toniolo, Vecchi, Livi Bacci, Galimberti, Coltorti, Colli e che aiuita davvero a caprire come siamo cambiati.

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AA.VV, Libertà e benessere in Italia, Laterza, Roma-Bari 2011, pp. 222, 24 euro

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