Ci sono storie che entrano sotto la pelle, come quella scritta da Foenkinos nella sua prosa franta, costruita sul verso libero quasi fosse una poesia. Ed è di fatto una biografia in versi quella che lo scrittore francese dedica a Charlotte Salomon, artista troppo poco ricordata. Natali a Berlino, unica ebrea ammessa all’Accademia delle Belle Arti proprio per l’eccezionalità del suo talento, fugge in Francia, cerca un luogo per dipingere e per non impazzire. Morirà a 26 anni, gassata ad Auschwitz mentre era incinta: e se oggi noi conosciamo la sua arte è solo perché, poco prima di essere stata fatta prigioniera, riuscì a consegnare al suo medico una cartella con tutti i suoi lavori. Un talento folgorante e una biografia che si legge come un romanzo: non resta che una mostra, per celebrare degnamente questa grande artista del Novecento.
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David Foenkinos, Charlotte, Mondadori, Milano 2015, pp. 200, 16 euro
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