Il male è “banale”... e si espande nascosto sotto l’assoluta normalità di una giornata al Circeo, ambientazione ideale per questo thriller che vede protagonisti otto giovani provenienti dalla Roma bene e dalla periferia urbana. Motore del lungo racconto, contemporaneo all’uscita del film omonimo, è la scomparsa misteriosa di uno di loro, Guido Conte. E iniziano le indagini... È fine estate, c’è una villa isolata circondata da un parco, c’è un mare incantevole e ci sono degli scogli. E un gelso dove il bruco muta in farfalla. Ognuno rilascerà agli inquirenti la propria testimonianza e, tra interrogatori, telefonate e mail, si scioglieranno i nodi della vicenda, nella quale mistero e tensione sono concentrati sui personaggi, riflesso della società contemporanea e di una generazione fredda e viziata, dove tutti perdono qualcosa come succede quando l’estate finisce. Un linguaggio immediato e una costruzione originale e ineccepibile, in cui più voci raccontano vari aspetti di una realtà mutevole. Il ritmo è avvincente e la tensione narrativa notevole.
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Stefano Tummolini, Un’estate faFazi Editore, Roma 2014, pp. 143, 14 euro
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