L’eleganza di Tarozzi, prosa intinta di rime

Dobbiamo all’ultimo Montale i primi smottamenti della poesia verso la prosa, sino alla confusione della poesia con una prosa allineata, dove l’unica “marca” è l’andare a capo. Ibridando tradizioni di narratività che hanno fra i capostipiti il poemetto-novella Miranda di Fogazzaro con tali smottamenti e mantenendo una struttura memoriale e di cantabilità, con l’uso frequente della rima, della assonanza e altre ricorsività, questo volume di Bianca Tarozzi ha una sua suadente eleganza, struggimenti e qualche farmaco ironico. Tarozzi in questi versi mette in campo, oltre alle qualità memoriali, figuralità e capacità rappresentative, storie sì del tempo trascorso, ma anche istantanee e ritratti.Per tutte “La tenda rossa”: «Dietro la tenda rossa / uno stanzino: / un gatto / addormentato nella cesta, / le scale strette, senza una finestra, / due porte in alto: /sbarrata quella a destra. /Se sollevi la spranga / e apri la porta / irrompe il cielo nella scala smorta».

Bianca Tarozzi, La signora di porcellanaDi Felice Edizioni Martinsicuro 2012pp. 72 9 euro

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