Le “pennellate” di Monet, precursore della modernità

Con un 40% di contributi inediti e il restante edito, ma sparso tra articoli e saggi di cataloghi scritti tra gli anni ’90 e oggi, Fabrizio D’Amico allestisce la sua personale monografia su Claude Monet. Licenziato dalla Skira nei giorni della grande mostra torinese, questa denso libro ricostruisce a tutto tondo l’epopea esistenziale e artistica, attraverso episodi noti e meno noti, di uno dei protagonisti indiscussi della rivoluzione pittorica impressionista di fine Ottocento che aprì la strada alla complessa modernità novecentesca, prima avanguardistica e poi istituzionalizzata dagli anni Trenta in poi: peraltro, come in modo magistrale illustra D’Amico, totalmente incompresa, tanto da parlare di vera e propria sfortuna critica. Belle le pagine che ricostruiscono la temperie impressionistica e i sodalizi con Cezanne, Renoir e altri.

Fabrizio d’AmicoSguardi su MonetSkira Editore, Milano 2015, pp. 104, 12.50 euro

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