Le parole dei politici fatte per convincere

Come si fa a costruire consenso intorno a una proposta politica, a un leader, a un partito? Come si fa a creare un messaggio comprensibile, convincente e che non si dimentica? A queste domande risponde il libro di Gianluca Giansante, un testo originale e controcorrente che svela le tecniche di comunicazione impiegate dai principali protagonisti della politica italiana, da Di Pietro a Vendola, da Casini a Grillo. Particolarmente d’attualità oggi, a conclusione della battaglia politica per le elezioni amministrative, il testo analizza interventi televisivi, manifesti elettorali e dichiarazioni ai media con l’intento di mostrare esempi di messaggi politici efficaci e, al contrario, casi di comunicazione poco adatti a costruire consenso fra i cittadini. Il libro sfata alcuni luoghi comuni, come l’idea che il linguaggio della Lega sia rozzo e spontaneo o che le barzellette del Cavaliere siano la mera espressione del carattere ridanciano del personaggio. O, infine, il più radicato di tutti, diffuso soprattutto nel centrosinistra, l’idea che per convincere le persone sia sufficiente dire «le cose come stanno». L’autore conduce il lettore in un viaggio alla scoperta delle tecniche della comunicazione efficace: strumenti che possono essere utilizzati non solo nei contesti politici o aziendali, ma anche nelle situazioni di vita quotidiana da chiunque voglia migliorare, attraverso il linguaggio e le parole, la qualità della propria relazione con gli altri, per esempio sul lavoro o in famiglia, con il proprio partner o con i figli. La politica diventa un esempio, un campo da gioco nel quale vedere in atto le tecniche che funzionano e quelle inutili o addirittura controproducenti.

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GIANLUCA GIANSANTE, Le parole sono importanti. I politici italiani alla prova della comunicazione, Carocci, 2011, pp. 172, 15 euro

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