Le “Lettere” rivelatrici di un grande del ’900

La conservazione dei carteggi degli uomini che hanno reso migliore il mondo, a ragione o a torto, sembra riflettersi nell’incapacità dell’uomo contemporaneo di trasmettere il proprio pensiero all’altro. A cose fatte i nuovi media hanno spicciato di molto tale pratica, e un giorno le memorie digitali dei grandi server saranno i serbatoi di ricordi che riguarderanno questo spicchio di mondo. Le Lettere di Wittgenstein consentono da un lato di osservare da vicino l’officina creativa e dall’altro le cedevolezze umani e sociali di una delle migliori menti filosofiche del ‘900. E con lui entrare anche in rapporto con i professori dell’università di Cambridge, nomi come Keynes, Sfraffa, Moore e altri: gente che ha dato un’impronta forte sulle contraddizioni del “secolo breve” e che nella rivoluzione mediatica in corso ha ancora cose da dire.

L. WITTGENSTEIN. Lettere 1911-1951, Adelphi, Milano 2012, pp. 604, 48 euro

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