Le domande impertinenti da rivolgere al filosofo Kant

Cinque musicisti, esperti di madrigali cinquecenteschi, si ritrovano per cantare e per discutere del libro che non riuscirono mai a leggere sino in fondo: la Critica della ragion pura di Kant. La mancata lettura del capolavoro del filosofo di Koenigsberg diviene la scusa per una divagazione infinita che si allarga a macchia d’olio sino ad includere altri libri, la musica, i film amati da protagonisti, ma anche la loro stessa vita, per rievocare con una seduta spiritica lo spirito di un personaggio mai esisitito, quello della marchesa di Merteuil, delle Relazioni pericolose, perchè faccia da tramite tra i cinque e lo spirito di Kant al fine di rivolgergli una serie di domande sempre più impertinenti su quel groviglio dialettico monumento della cultura occiedentale.

Francesco Carbone, I privilegi dell’ignoranzaet.al. edizioni, Milano, 2013pp. 210, 15 euro

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