L’assessore Majorino e il dramma milanese

Siamo abituati a vederlo girare per Milano, a Palazzo Marino, da tanti anni. Ora è assessore ai Servizi sociali della giunta Pisapia, ma Pierfrancesco Majorino, 41 anni, ha trovato il tempo per raccontare in forma narrativa le tante periferie metropolitane. Non è il suo esordio letterario, ma forse il suo libro più consapevole. Di sicuro il più “milanese”. La storia si apre con un dramma: dal sesto piano di un palazzone popolare si getta Markus, un omone alto due metri, ben curato, per bene, integrato. Perché? Lisa, volitiva donna del quartiere, amica e amante di Markus, vuole capirci meglio: sa che le cose non sono come appaiono. Persino gli scatti fotografici, tantissimi, trovati in casa di Markus hanno un significato che va oltre le apparenze. Forse potrebbe capirci qualcosa in più Erika, la figlia di Lisa, ma i loro rapporti sono al lumicino. Sottile nel numero di pagine, scarno ed essenziale nella costruzione sintattica, il romanzo è originale nell’idea e felice nel tratteggiare i personaggi che, molteplici, popolano questo affresco popolare contemporaneo.

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P.Francesco Majorino, Maledetto amore mio, Laurana editore, Milano 2014, pp. 144, 10 euro

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