L’amore travolgente e l’impero decadente

 L’anno è il 1894, quando su una scalcagnata corvetta della marina portoghese in viaggio da Lisbona verso l’Africa portoghese si incontrano il tenente Carlos Montanha, promettente giovane ufficiale destinato a prendere servizio in Angola, e la giovanissima Leonor de Carvalho, la figlia del colonnello Henrique Loureiro de Carvalho, governatore civile e militare di Luanda. È l’inizio di una dolce e travolgente passione tra una ragazza sin troppo romantica, sfuggita dal grigiore opprimente di Lisbona e da un destino annunciato (divenire niente più di un monile elegante, ma vuoto e insignificante come tante delle sue amiche che hanno accettato a cuor leggero tale situazione, da sfoggiare da parte di un marito ricco e potente nelle feste dell’alta società lisboeta) e un ambizioso e orgoglioso ufficiale. È la storia di un amore contrastato dalla famiglia di lei, in particolare dal padre mosso da un odio profondo nei confronti di lui, utilizzato da Tiago Rebelo (autore da tempo affermatosi sullo scenario lusitano) per raccontarci con questa storia di straordinario esotismo, un mondo lontano, selvaggio e magico; ma anche l’avventura coloniale di un Paese in declino irreversibile, un Portogallo che guarda con preoccupazione al nuovo secolo che sta per sorgere, costretto a languire ai margini della politica internazionale, che col suo colonialismo straccione deve fare i conti con i possenti mezzi dei rivali, Gran Bretagna in primis, e vede al suo interno i primi germi della futura dittatura. Con un misto di finzione e realtà, col suo romanticismo fin de siècle, i personaggi unici e l’ambientazione d’altri tempi, ci troviamo di fronte a un romanzo che si legge tutto di un fiato.

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