La vicenda di Enzo Tortora, un caso di malagiustizia

L’arresto di Enzo Tortora fu uno dei casi più eclatanti di malagiustizia e di condanna a priori di un innocente. Il celebre presentatore di Portobello, allora (trent’anni fa) uno dei programmi di punta della tv pubblica, fu colto alla sprovvista dalla vicenda non capacitandosi di come un pentito lo accusasse di “associazione camorristica e spaccio di droga”. La sua fu una vera odissea giudiziaria, finita per fortuna con l’assoluzione. E fu celebre il suo ritorno in tv aperto da un elegante e disinvolto: «Dov’eravamo rimasti?». Ma Tortora si ammalò ed è oggi facile dire che il carcere, l’umiliazione delle manette lo portarono alla morte. La pubblicazione delle lettere indirizzate alla compagna dal carcere gettano una nuova luce sulla storia di Tortora, sia privata, sia pubblica, nella battaglia che poi condurrà nelle aule processuali e con Pannella e i radicali.

Enzo TortoraLettere a FrancescaPacini, Ospedaletto (Pisa) 2016, pp. 214, 18 euro

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