La Venezia vista dall’alto supera i luoghi comuni

L’idea non è nuova, tanto che già negli anni Settanta lo scrittore-regista e esploratore Folco Quilici realizzò un programma televisivo dal titolo L’Italia vista dal Cielo (che varrebbe editare in una collana in dvd). Ma Venezia dall’alto, ricco volume illustrato della collana sul patrimonio artistico italiano della Jaca Book, sembra leggere la celebre fisionomia a pesce – come diceva Tiziano Scarpa – della città lagunare come tutta una serie di stratificazioni storiche e urbane di rara bellezza. Una condizione che se da un lato attira frotte di turisti dall’altro consente, quasi controcorrente, di correggere proprio molti luoghi comuni che stringono a tenaglia Venezia. Da questa prospettiva i tre autori dell’opera si pongono come novelli narratori, in bilico tra Ruskin e Aldo Rossi, di pietre e luoghi.

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A. Dal Fabbro-M.G. Montessori-R. Cantarelli, Venezia dall’alto, Jaca Book, Milano 2014 pp. 180, 100 euro

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