La raccolta di Corona, un tesoro da rileggere

Il nostro Paese non è solo il custode di una notevole parte del patrimonio artistico-monumentale-paesaggistico dell’umanità, ma è terra di notevoli “giacimenti” archivistici e letterari. Tanto che in un paese della Sardegna, Santu Lussurgiu, luogo di nascita del poeta e narratore Giovanni Corona (1914–1987), l’Associazione Elighes Uttiosos, dal 2009, in cinque volumi di poesie, romanzo, studi e documenti, promuove questo suo concittadino sodale di Marinetti, ma apprezzato fuori dall’isola da poeti quali Gatto e Luzi. Dei furori futuristi nei suoi versi rimane poco, ma si sente un attraversamento della grande tradizione “cantabile”, popolare e colta mediterranea, in particolare post-simbolista, in una poesia di interrogazioni esistenziali e impegno civile. Dall’unica raccolta pubblicata in vita Ho sentito la voce del vento: “Garofano” «Ha una crepa la roccia. / È ferma al sole / Dalla ferita un garofano erompe, / i lembi rossi toccati dall’abisso, / e memoria s’annulla nell’ardore».

Giovanni CoronaHo sentito la voce del vento (...)Uni Service Trento, 5 voll. 2009-2012prezzo medio 15 euro

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