La prof Baudino, nuove avventure tra giallo e cuore

A dieci anni dalla prima serie televisiva (era il 2002), mentre i fan sono in attesa della programmazione sul piccolo schermo di Provaci ancora Profserie quinta, già girata, in libreria è arrivato da qualche giorno per i tipi di Mondadori l’ultimo romanzo della creatrice della Professoressa Baudino, la scrittrice Margherita Oggero. É quello che ne anticipa appunto le ultime avventure, che cominciano con un trasferimento a Torino della protagonista e delle sue vicende immancabilmente tinte di giallo.Il colpo all’altezza del cuore del titolo ha una valenza reale e una metaforica, come scoprirà chi arriverà in fondo al libro e saranno immancabilmente tutti quelli che lo cominceranno, perché il garbo della scrittura della Oggero, il suo costruire contorni quotidiani con occhio ironico e sentimentale, ma non melenso, e la suspance della trama coinvolgono con la

stessa leggerezza e sapienza dei romanzi di Fruttero e Lucentini. Qui tutto comincia a un semaforo di Corso Regina Margherita, angolo via Montebello, quando, mentre Camilla si sta recando a scuola, un uomo su una moto si avvicina a un’auto e spara al conducente. Un uomo solo, che guida e spara, e non due come da prassi per questo genere di agguati, nota subito la professoressa, che evidentemente le situazioni thriller non le cerca ma le attira. In più, rapidamente, sul luogo del brutale regolamento di conti, arriva la polizia e un commissario che lei avrebbe preferito non incontrare, Gaetano Berardi, vecchio amico del cuore, che non vedeva da almeno tre anni e il cui fascino, in fondo, teme, specie in un momento in cui il suo rapporto matrimoniale è abbastanza malmesso.Parallelamente comincia la storia che vede in primo piano la dottoressa Francesca Gariglio, impegnata all’ospedale di Chivasso, poiché uno dei suoi pazienti viene massacrato a colpi di sbarra di ferro. È solo l’arrivo in superficie di tutto un mondo e una realtà che viveva nascosta sotto l’apparente, anche eccessiva tranquillità della cittadina piemontese. Del resto il comune a una trentina di chilometri da Torino era sotto osservazione della Commissione Antimafia per infiltrazioni di ‘ndrangheta. Questo per dire che, anche se alcuni dei personaggi li conosciamo bene, questa non è la solita storia scolastica che lega aule e vita, ma qualcosa di più e di realistico, come ci dimostra la cronaca degli ultimi tempi. Tra le due donne, che non riescono a non seguire il filo di quel che sta loro capitando davanti e che la curiosità spinge sempre un passo troppo avanti, così che finiscono per correre rischi molto concreti, nasce un’amicizia e una complicità, nonostante la differenza d’età, o forse grazie anche a quella e ai due momenti di crisi, diversi ma complementari, che Camilla e Francesca stanno vivendo e che dovranno decidere del loro futuro. Del resto Margherita Oggero è narratrice attenta al mondo femminile, alla psicologia di un mondo di rapporti sinceri e istintivi, di coinvolgimenti, di sbandamenti e di confusione del cuore e della testa, così come accade nella realtà di tutti i giorni, che non è mai bianca o nera, ma fatta di una infinita scala di grigi.

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Margherita Oggero, Un colpo all’altezza del cuore, Mondadori, Milano 2013, pp. 318, 17,50 euro

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