La grande tribolazione tra l’arte e la poesia

Il sottotitolo di Reliquiario della grande tribolazione recita Via Crucis in tempo di guerra con tavole d’artista. Le tavole sono quelle di Edoardo Nonelli. di Jean-Pierre Velly e di artisti che hanno combattuto nella Grande Guerra raccolte dall’associazione Arte nella Grande Guerra. In forme metriche della tradizione, Langella insedia una serie di “stazioni” poetiche in cui sono evocati per via di sensibilità e di cultura il vissuto, gli atti e il sentire dei soldati della Prima guerra mindiale. Il libro si presenta non come uno scritto d’occasione nel centenario di quegli avvenimenti, ma come dimostrazione di come si possa mettere in tensione etica ed estetica. In questo senso da echi manzoniani, molti sono i maestri alle spalle di queste poesie, da Clemente Rebora a Paolo Monelli, a Ludwig Renn e così via... Per tutte le poesie Vino rosso: «Si stappò, quella sera, / anche un fiasco di vino, / per togliersi di dosso / una tristezza nera: / a ognuno un gavettino / di quello buono, rosso. // Se accosti le narici, / ancora ne catturi, / forse, l’estrema traccia. / Bevvero gli infelici: / ai mesti morituri / s’imporporò la faccia»

_____

Giuseppe Langella, Reliquario della grande tribolazioneInterlinea Novara, 2015, pp. 48, 12 euro

© RIPRODUZIONE RISERVATA