La fiaba senza tempo dell’asino coraggioso

È bello, talvolta, immergersi nei racconti edificanti, negli insegnamenti morali delle favole, come bambini che devono imparare a distinguere il bene dal male, il giusto dall’ingiusto, il buono dal cattivo. È ancora più piacevole se a impartire la lezione è la penna genuina di John Fante che, con l’aiuto di Rudolph Borchert, ha inventato una splendida fiaba contemporanea, leggera e commovente, un racconto dedicato ai ragazzi che riesce, allo stesso tempo, a smuovere gli animi dei più grandi. Bravo, Burro! è la storia di una lotta fra valori, sullo sfondo dell’eterno contrasto fra tradizione e rinnovamento, in cui alla fine è la fede, l’unica cosa in grado di «muovere le montagne», ad avere la meglio. Protagonista del racconto è un “burro”, un asinello, il cui già straordinario coraggio può diventare invincibile grazie all’amicizia di Manuel, ragazzino povero e sfortunato ma dotato di una coerenza adamantina e di una fede incrollabile. Tra le opere meno celebri dello scrittore italo-americano, Bravo, burro! mette in risalto come poche altre temi tipicamente “fantiani” quali la religione, la povertà, il riscatto morale. A quarant’anni dalla sua prima e unica pubblicazione negli Stati Uniti, in occasione di un rinnovato interesse per l’opera di John Fante, è arrivata a novembre per la prima volta in Italia un’opera che farà riscoprire lo sguardo delicato e al contempo pieno di allegria di questo talento inconfondibile.

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