Intrigo internazionale nell’Africa dei misteri

Sullo sfondo di un’Africa dura e cinica si snoda la vicenda di questo poliziesco d’autore premiato a più riprese da critica e pubblico. Gli ingredienti del giallo ci sono tutti, dall’omicidio di una giovane squillo di lusso, la scomparsa di una valigetta piena di polvere d’angelo, personaggi subdoli ed equivoci, poliziotti corrotti, prostitute d’alto bordo, vere e proprie femmes fatales, faccendieri arricchitisi in chissà quali maniere calati sulla città africana a caccia di nuovi affari più o meno leciti. Un intrigo dai continui colpi di scena, a metà strada tra il romanzo esilarante e pulp, tra le tenebre di una città irrazionale e allo stesso tempo affascinante dove allo stesso tempo coesistono più verità, opera di uno dei più poliedrici e visionari tra gli scrittori africani contemporanei.

F COUAO-ZOTTI, Non sta al porco dire che l’ovile è sporco, 66thand2nd Editore, Roma 2012, pp. 180, 15 euro

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