Possiede la divertita leggerezza di una commedia all’italiana questo romanzo giallo venato da sottile e greve umorismo ambientato nella provincia toscana. Costellato di personaggi che si muovono in un bar attorno a un biliardo tra pettegolezzi e fantasie, la vicenda si apre con la scomparsa di una donna, Vanessa Benedetti:l’ipotesi è di omicidio. Seguiranno le indagini, nelle quali si farà la conoscenza del marito-convivente che non vuole denunciarne la scomparsa e di un’altra coppia, Atlante e signora, tra intercettazioni e tradimenti. Saranno i vecchietti del BarLume e la commissaria Alice Martelli, donna ammiccante e professionista determinata, che tra “sentito dire” e fatti reali scioglieranno l’enigma grazie a un’atipica quanto improbabile ma fattiva collaborazione. Non mancano ribaltamenti, falsi colpevoli, colpi di scena ed equivoci. Inoltre, l’uso del vernacolo toscano alternato alla lingua italiana informale e burocratica e a battute fulminanti contribuiscono non poco a dare un ritmo scorrevole ed avvincente alla storia.
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Marco Malvaldi, Il telefono senza fili, Sellerio editore, Palermo 2014, pp. 208, 13 euro
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