Ildegarda di Bingen, romanzo di una santa

Lo scorso 10 maggio Papa Benedetto XVI ha iscritto ufficialmente “nel catalogo dei Santi” la figura di Ildegarda di Bingen, religiosa benedettina tedesca (1098-1179), già venerata come santa dalla Chiesa, anche se i due processi di canonizzazione avviati in passato non giunsero mai a compimento. Alla figura di Ildegarda di Bingen la scrittrice danese Anne Lise Marstrand-Jorgensen ha dedicato una biografia appassionante, che dimostra la straordinarietà di questa donna così fuori dagli schemi. La storia comincia con la piccola Ildegarda che, giovane inquieta, abbandona la sua nobile famiglia ed entra in monastero, convinta di avere una missione da compiere: una scelta che le costerà l’allontanamento dalla famiglia, che avrebbe voluto vederla sposa di qualche facoltoso nobile. Ma anche nel monastero benedettino di Disibodenberg, dove pure è una monaca ammirata e rispettata, è inquieta: una voce le appare in sogno e la convince ad andarsene. Con fatica Ildegarda lascerà la sua discepola Richardis, il monaco Volmar suo fido consigliere e il suo amato chiosco per fondare un ordine nuovo, affrontando prove durissime (compresa l’accusa di blasfemia e il biasimo delle consorelle). Una biografia che appassiona come un romanzo. Il libro, che ha ricevuto i più prestigiosi premi letterari della Scandinavia, riporta in vita una personalità leggendaria, capace di far coesistere femminilità e vocazione. La benedettina tedesca è stata al tempo stesso mistica, teologa anticonformista, cultrice della medicina alternativa e, soprattutto, donna di Dio.

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