Il pensiero di Narayan sul profumo della vita

Nella collana “I Poeti di Smerilliana” diretta da Enrico D’Angelo, nella traduzione dall’indi e cura di Roberta Sequi, sono pubblicate 24 poesie di Kunvar Narayan (forma anglo-indiana di Kunwar Narain, Faizabad, Uttar Pradesh, 1927) considerato il maggiore poeta vivente dell’India. La sua è una poesia di intonazione ragionativa e sapienziale e come avverte la curatrice vuole essere insieme azione e «critica della vita». Espressa in forme distese e chiare, offre ampi orizzonti di riflessione. Un auspicio è che a questa piccola scelta segua un volume corposo dalle sue numerose raccolte. La sua poesia modula su più registri. Per tutte Necessità della poesia: «Molto può dare la poesia / perché molto può essere la poesia /nella vita / se le diamo spazio / come gli alberi danno spazio ai fiori / come la notte dà spazio alle stelle // possiamo riservarle / dentro di noi da qualche parte / un angolo / dove tra la terra e il cielo / dove tra l’uomo e Dio la distanza / sia minima. // Certo, se uno vuole, può vivere / una vita del tutto priva di poesia / può amare / di un amore privo di poesia».

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Kunvar Narayan, Nessuno è altro, The Writer Edizioni, Milano 2014, pp. 50, 7 euro

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