Il novello Pitagora che salverà il mondo

Pubblicato per la prima volta negli Stati Uniti nel 1976, La stella di Ratner è subito divenuto un romanzo cult, uno tra i più apprezzati lavori di Don Delillo, uno tra i massimi esponenti del postmodernismo della narrativa americana, che viene finalmente presentato, con colpevole ritardo, al lettore italiano in questa ben curata edizione curata per i tipi dell’Einaudi. In un universo strano, fantastico, onirico, in un futuro non ben definito dove Svezia e Svizzera sono in guerra tra loro e la Terra ha conosciuto una serie di conflitti distruttivi in cui si sono sviluppati potentissimi cartelli in grado di controllare l’economia e lo sviluppo dell’umanità, un ragazzino, vero e proprio enfant prodige, premio Nobel per la matematica, viene improvvisamente trasportato in una sorta di città fantastica creata a misura di scienziato. Qua si sono concentrati, in una remota quanto sconosciuta località dell’Asia, le menti più brillanti del nostro pianeta per cercare di dare risposte agli interrogativi che da sempre attanagliano il nostro mondo. Il giovane Billy, sorta di nuova Alice in un paese delle meraviglie dove al cappellaio matto e agli altri personaggi si sono sostituiti i cervelloni rinchiusi in questo laboratorio sperimentale, è stato convocato per cercare di dare una soluzione al misterioso messaggio matematico inviato da una sconosciuta civiltà aliena. Qui si trova a dover fare i conti con una serie di personaggi tanto bislacchi quanto folli. Un romanzo atipico in cui Delillo sa unire sapientemente l’ironia, che trasuda da ogni pagina, a spunti di riflessione sulla nostra esistenza.

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