Il nobile di Twain disilluso dagli States

Proseguendo nell’opera di pubblicare l’opera omnia di Mark Twain, l’editore Mattioli ci delizia con questo piccolo capolavoro umoristico che è Il pretendente americano. Scritto di getto nel 1891, è la storia di un giovane aristocratico inglese, il visconte di Rossomore, che si reca negli Stati Uniti per conoscere il sistema democratico, abbagliato dal miraggio americano tanto da voler rinunciare al suo titolo a favore di un lontano parente, il pretendente americano per l’appunto. Dato per morto in seguito all’incendio di un albergo e assunto il nome di Howard Tracy, il nostro eroe cerca disperatamente di integrarsi nella società del nuovo mondo dando l’avvio a una serie di mirabolanti avventure. Alla fine il nostro eroe troverà l’amore, con la figlia del colonnello Mulberry Sellers, il pretendente al titolo, ma resterà anche disilluso dal sistema “made in Usa” e dalle continue violazioni dei principi cardine della democrazia, tali da spingerlo a conservare i propri aristocratici privilegi e a fuggire per tornare nella vecchia Inghilterra.

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Mark Twain, Il pretendente americano, Mattioli 1885 Editore, Parma 2014, pp. 240, 16.90 euro

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