Il modello americano sul baratro della crisi

Ecco un nuovo modo di vedere il modello americano al di fuori degli schemi del politically correct dove i protagonisti sono i membri di una famiglia borghese che vede il proprio sogno “americano” andare in frantumi a causa delle malaccorte scelte finanziarie del capofamiglia. Sullo sfondo di una California da sogno, in un ricco quartiere residenziale, a due passi dall’Oceano, nel bel mezzo dei ruggenti anni Ottanta del nuovo boom economico, si muove Warren Ziller, trasferitosi con la moglie Camilla e i tre figli sulla West Coast alla ricerca del successo. Coinvolto in una speculazione immobiliare Warren perderà tutti i risparmi della famiglia, che si verrà ridotta a lasciare il ricco cottage per un’abitazione più modesta ai margini del deserto, dando così l’avvio ad una tragedia familiare, i cui i protagonisti, che sin dalle prime battute appaiono distanti tra di loro, si ritroveranno divisi da una serie di barriere tali da impedire loro di affrontare uniti la crisi. Schiacciati dai debiti gli Ziller iniziano così una sorta di gioco al massacro che sgretolerà ben presto quella facciata perbenista ipocrita di famiglia “all american style”. Dall’insoddisfazione repressa di Camilla, ben lontana dall’essere moglie e madre perfetta ai tradimenti del figlio maggiore Dustin, che se la spassa di nascosto con la sorella ribelle della sua ragazza, passando attraverso i problemi adolescenziali della figlia Lyle fino ad arrivare al giovane Jonas, il piccolo di casa che si veste solo di arancione. Un ritratto irriverente, ironico e demenziale dell’America di oggi.

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