Il fumetto di Mc Cloud “scolpisce” i sentimenti

David è uno scultore che ha appena compiuto ventisei anni. Solo al mondo, senza un soldo, senza un mecenate, incontra un vecchio zio che gli propone un patto: duecento giorni in cui potrà scolpire la materia a mani nude come fosse acqua, ma poi morirà. Vagabondando per i bassifondi e gli ambienti chic di New York si legherà solo a una ragazza ebrea di nome Meg. Chi è zio Harry? Quale il prezzo dell’arte? Come si impara a morire? Mc Cloud compone con tratti sapienti, in questo volume abilmente illustrato, il suo primo romanzo grafico, che è anche un capolavoro di stile dimesso e userfriendly. La scultura è solo una metafora che delinea i dilemmi del protagonista e il tentativo di creare empatia tra lettore e protagonista naufraga nell’arte come esercizio sul sé prima che sulla materia.

Scott Mc Cloud - Lo scultore - Bao Publishing, Milano 2015, pp.496, 21 euro

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