Il fiuto cinico e ironico di un segugio “contro”

Intelligente e ironica, la seconda indagine del vice questore Rocco Schiavone, romano trasferito ad Aosta, vede al centro il caso di Ester, una donna trovata impiccata nella sua casa. Il medico legale esclude il suicidio. La scena del delitto appare strana agli inquirenti. Che cosa è accaduto veramente? Giallo leggero e divertente, è la storia di un poliziotto cinico, che a volte ragiona d’istinto, con il cuore spezzato ma ricco di umanità; che non rinuncia al rituale mattutino di un po’ di fumo, proveniente da materiale sequestrato. Irrispettoso della legge che rappresenta, ancora una volta Rocco indaga servendosi della forza negli interrogatori. Tormentato dalla memoria della moglie Marina, che lo accompagna per le strade di una piovosa e innevata Aosta, si veste sempre in modo inadeguato al clima. Tra mostri nascosti e tramonti da favola, sono le figure femminili a ossessionare l’eroe trasteverino. Manzini scatta una fotografia amara dei nostri giorni con un linguaggio quotidiano, dove frequente è l’uso dello scambio di battute.

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Antonio Manzini, La costola di Adamo, Sellerio editore, Palermo 2014, pp. 284, 14 euro

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