Il disordine armonico di Luciano Ligabue

In questa serie di racconti Luciano Ligabue dà briglia sciolta alla sua vena surreale, declinando la musica, grande e sottaciuta protagonista, nel suo inafferrabile mistero e quotidiano stupore. Tasso è un uomo con un piolo nella testa, un po’ lento ma sensibile alle attenzioni della signora Pilar. Anchise a 70 anni è disposto a pagare di tasca propria per poter continuare a suonare ogni sabato sera con la sua band e scambiare uno sguardo di intesa con Diana, la bassista, prima che lei torni dal marito. E poi c’è una Polaroid che comincia a catturare anche i pensieri, e una sala d’attesa in cui perdere la cognizione del tempo mentre aspetti che uno strano personaggio chiami il tuo numero. Storie eterogenee come una classe discola e affiatata, che sprigionano fantasia e creatività. Tra èros e amore, odori, sensazioni e retrogusti malinconici, il cantautore di Correggio osa una scrittura che non teme di incagliare il racconto negli scogli perigliosi dei vuoti e nell’osservazione di piccoli momenti. Con la voglia mai doma di mettersi in gioco.

Luciano Ligabue§Scusate il disordineEinaudi Editore, Torino 2016, pp.195, 17 euro

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