Il “diario di bordo”di un talento del jazz

Il volume che porta come sottotitolo «Esperienze e itinerari didattici» è un “diario di bordo” e la cronaca di una passione e di un amore per il jazz e per la didattica della musica e del contrabbasso in un ottica umanamente e professionalmente aperta, antropologicamente e per dimensioni musicali, esperienze e culture, in giro fra Europa ed Africa, sia per concerti - con il trio da lui formato con il pianista finlandese Walter Wolff e del batterista danese Andreas Fryland - sia in workshop. Contrabbassista talentuoso formatosi nel conservatorio di Monopoli, sua città natale, sotto la guida di Michele Cellaro, dopo il diploma si iscrive al Royal Conservatory di Den Hagg in Olanda, dove studia con il mitico contrabbassista jazz Hein Van De Geyn. Questa città è uno dei centri di irradiazione del jazz europeo, vi ha suonato più volte anche il nostro concittadino Piero Bassini fra i senatori del pianismo europeo. Il libro di Angiuli è di piacevole lettura, anche per chi non fosse interessato a comprendere il linguaggio del jazz perché può essere letto come una cronaca di formazione e di autoformazione oltre che di formazione degli altri di un giovane che si trova in un contesto internazionale in un intreccio di culture e diversità che possono porre le basi di una cultura internazionale più aperta e fluida, oppure chiudersi in sterili specialismi. È alla prima prospettiva che Angiuli si rivolge anche musicalmente, la sua scrittura mostra inoltre una solida preparazione culturale e non solo musicale.

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