I versi della Cascella “riuniti” in antologia

Il volume contiene le dieci raccolte, ormai introvabili, che costellano il lungo viaggio poetico di Anna Cascella Luciani dagli anni Settanta del secolo scorso ai giorni nostri. Contiene anche le poesie uscite su «Kamen’» nel numero 20 del 2000 L’intelletto delle erbe, nel programma della rivista “lodigiana” di portare fuori dei confini del Paese il meglio della nostra cultura. Da questo punto di vista l’editore Gaffi ha fatto opera meritoria perché ripara in parte all’assenza colposa della grossa editoria e della critica nella disamina e valorizzazione di questa poetessa, fra il meglio di ciò che esiste in Italia. Delle caratteristiche di limpidezza e precisione del dettato poetico, delle tradizioni che confluiscono nel suo scrivere si è già detto altrove e in parte sono esposte nella prefazione di Massimo Onofri dove cruciale è il magistero fortiniano e secondo chi scrive estremamente generici e forse fuorvianti per diverse tradizioni i nomi di Penna, Giudici e Bertolucci. Per quest’ultimi due riteniamo che col tempo la Cascella li sopravanzi nella valutazione critica, per qualità ed importanza e che quest’ultimi faranno la fine di un Repaci o di un Severino Ferrari presenti alla memoria solo di pochi specialisti. Non così per un poeta come Penna, che arriva però da altre tradizioni. Fra tutte le poesie, apriamo a caso il volume: «Sostituiremo ogni cosa: la grazia / di assenso il consenso la piena / accettazione la vena risorta / e intera la guardia la gloria / la scorta degli angeli soavi / a leccarci l’anima neonata come / la gatta lava».

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ANNA CASCELLA LUCIANI, Tutte le poesie 1973 - 2009, Gaffi, Roma 2011, pp. 764, 25 euro

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