I “verdi” di Mussolini, gli ecologisti in orbace

Il merito del giovane ricercatore e storico Ivan Buttignon è quello di aver cercato di comprendere uno dei motivi anticipatori della modernità che il fascismo, nel mare magnum delle sue contraddizioni, nel bene e nel male, portò con il suo avvento al potere. Il contenuto mirabilmente sunto nel sottotitolo - Maccari, Malaparte, Soffici: i fascisti che anticiparono l’ambientalismo - evidenzia come alcuni intellettuali fiancheggiatori e sostenitori della dittatura mussoliniani riuscirono a produrre idee avanzate in tema di salvaguardia dell’ambiente e del contesto rurale dall’avanzata indiscriminata della cosiddetta modernità, anche a sprezzo dello stesso fascismo. Idee che crearono non pochi imbarazzi sia a Mussolini sia alle alte gerarchie del Regime.

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I. BUTTIGNON, Il verde e il nero, Hobby & Work, Milano 2011, pp. 253 + appendice fotografica, 16,50 euro

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