Gramsci “manipolato” da Palmiro Togliatti

Una vicenda da sempre celata dietro una cortina di fumo, avvolta nelle nebbie della storia, quella delle relazioni tra Togliatti e Gramsci. Finchè fu in vita il leader indiscusso del Pci fu lui a decidere cosa rendere pubblico dell’opera e della storia del politico sardo scomparso nelle carceri del regime. Un’operazione di accurato maquillage, tanto che tra il 1937 e il 1966 circolarono solo alcuni lavori di Antonio Gramsci, manipolati e commentati da Togliatti in prima persona: e solo dopo la scomparsa di Palmiro Togliatti si poté asssistere a una certa apertura nei confronti di uno dei più custoditi segreti del partito. Una serie di omissioni che iniziarono già durante la sua detenzione e continuarono anche dopo, per volontà di Togliatti. Una manipolazione resa necessaria al fine di legittimare se stesso come assertore del pensiero gramsciano e suo continuatore ideale della sua linea politica e dissimulare la sua persistente fedeltà verso lo stato sovietico. Un saggio accurato che cerca di ristabilire una realtà negata.

Mauro CanaliIl tradimento. Gramsci, Togliatti e...Marsilio, Venezia 2013pp. 255, 19.50 euro

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