Goethe, Wagner e lo “spirito” che fa amare la Germania

Libro necessario, assoluto, in un tempo come l’attuale in cui i cattivi sembrano buoni e i buoni paiono il contrario. Un tempo in cui l’Europa sembra smarrita dai cambi di velocità sociale impressi dalla crisi economica, con paesi tirati al traino di un carro, quello tedesco, che a strattoni sembra pure esso frenare. La riedizione della memoria postuma bio e autobiografica del grande filologo Giorgio Pasquali rinsalda un rapporto mai domo, anzi scomodo, soprattutto nel ‘900, con la grande Germania: e l’autore delle piccole, magnifiche e puntute “stravaganze” riesce a stabilire un nesso tra la cultura nazionale e quella di Goethe e Wagner attraverso la vita del celebre archeologo Ludwig Curtius, non dimenticando di parlare di se stesso e delle cause che lo mossero a studiare e amare la letteratura e l’arte tedesca.

Giorgio Pasquali, Storia dello spirito tedesco nelle memorie...Adelphi, Milano 2013pp. 260, 16 euro

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