Enric Marco: Cercas -scava nell’impostura

L’autore di Soldati di Salamina” supera se stesso in questo voluminoso romanzo senza finzione dedicato a Enric Marco, uno spagnolo che si è finto deportato in Germania ed è stato segretario del sindacato anarchico spagnolo. Nel 2005 lo storico spagnolo Benito Bermejo, alla vigilia di un incontro che Marco doveva tenere davanti al primo ministro spagnolo, l’ha smascherato. Una storia che si legge d’un fiato ma che scuote per la sua “normale” abiezione.

Il racconto di un picaro pusillanime in grado di inventare se stesso come un romanziere dallo scarso gusto kitsch. Cercas si addentra in una zona grigia attraversando la storia della Spagna dal 1921 ai giorni nostri, per scoprire le menzogne dell’industria della memoria. Un libro molto forte, che fa riflettere su memoria, storia e scrittura quando parla di «ricatto del testimone». Come Alonso Quijano si servì di Cervantes per diventare Don Chisciotte, così Enric Marco si serve dell’autore per uscire dal personaggio e riuscire a guardarsi allo specchio senza fare la fine di Narciso.

Javier Cercas - L’impostore - Traduzione di Bruno Arpaia Ugo Guanda editore - Milano 2015 pp. 406 -20 euro

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