Un romanzo scritto quasi per caso per far fronte a una richiesta bislacca, riscoperto dopo anni per la gioia dei fanatici ammiratori del leggendario commissario Wallander, arrivato nelle nostre librerie. Dopo anni di onorato servizio nella polizia di Ystad, Wallander sta per coronare uno dei suoi sogni: abbandonare la città e trasferirsi in campagna. Il cottage sembra proprio l’ideale per dare l’avvio ad una nuova vita nel mezzo della natura, con un cane e magari anche con una nuova compagna, ma i sogni del commissario si infrangono presto. Nel mezzo di una ricognizione nel giardino dal terreno spunta lo scheletro di una mano, la mano di uno sconosciuto sepolto lì chissa da quanti anni. Senza indizi, né testimoni, con nessuno dei vicini che sa o non vuol dire nulla, Wallander si ritrova ancora una volta a dover fare i conti con le proprie incertezze e debolezze, ampliate dai contrasti con la figlia Linda, tornata a vivere con lui. Un romanzo che nonostante gli anni non ha perso nulla della sua freschezza.
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Henning Mankell, La mano, Marsilio editore, Venezia 2013, pp. 137, 12 euro
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