Un regalo, che attraversa idealmente gli anni, accompagna la storia di un’intera famiglia e lega i destini dei protagonisti. È una normale famiglia degli anni Sessanta, alle prese con la quotidianità, con il boom economico, con i ruoli del capofamiglia e della madre casalinga e le curiosità di un bambino che non sa ancora niente della vita; e anche con le stranezze dello zio Pinuccio, che cerca di conquistare le belle turiste straniere in vacanza sul lago di Como. Un giorno arriva una 600 bianca a sconvolgere la loro esistenza tranquilla e ordinaria: con essa, guardata con curiosità e invidia dai compaesani, fanno una rocambolesca gita al mare. Da quel giorno nulla sarà più come prima; e a distanza di molti decenni quella vicenda si ripresenta, forse per caso o forse no. Assunta e il figlio Ercole, divenuto ormai adulto, rievocano quei giorni lontani, allo stesso tempo attratti e impauriti dai ricordi, svelando verità taciute a lungo che gettano una luce diversa sugli avvenimenti e sulle persone, dimostrando quanto soggettivi siano i punti di vista e le interpretazioni. Nonostante gli ingredienti classici delle opere di Vitali - l’ambientazione e le figure bizzarre che popolano il suo mondo, con l’ironia che lo contraddistingue - questo romanzo ha un risvolto malinconico, a tratti amaro, quando ai momenti felici si sovrappongono, impietose e improvvise, disgrazie che li allontanano per sempre, fino a relegarli definitivamente nel passato, da dove le corse allegre e tragiche di una vecchia 600 partono per non incrociarsi mai.
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