Coloro che lamentano la rimozione del patrimonio culturale classico, di quel mondo antico che fa capo alla Grecia, ne invocano l’attualità e la necessità. Ma – secondo Davide Susanetti, docente di Letteratura greca all’Università di Padova – non si tratta tanto di attualizzare i classici, ma di riattraversare un’eredità culturale tentando di farla “agire” nel presente, evocando gli spettri di un passato in un orizzonte mutato e mutevole. Il libro di Susanetti procede per temi, nella cultura letteraria e filosofica dell’età arcaica e classica, esplorando problemi come il consenso ottenuto dai leader politici nella polis democratica attraverso la seduzione nei confronti dei cittadini (Pericle, Alcibiade, la deformazione comica del Demo di Aristofane), il conflitto tra padri e figli (Edipo, Creonte, Ippolito), la sovranità della legge, il potere del denaro, l’esperienza del sacro. La lettura dei classici si trasforma in un laboratorio che offre strumenti per il pensiero e costringe a riflettere sui modi e sul senso di abitare – anche oggi - la polis.
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Davide Susanetti, Atene post-occidentale. Spettri antichi per la democrazia contemporanea, Carocci, Roma 2014, pp. 299, 20 euro
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