C’era una volta Gianni Sassi, papà del marketing culturale

Finalmente un libro utile. Senza fronzoli e tutto spostato verso il dato e l’informazione biografia di uno dei protagonisti più geniali degli anni settanta e ottanta: Gianni Sassi, definito da Maurizio Marino, “fuori di testa” e recuperato nella spiazzante definizione di “uomo che inventò il marketing culturale”. Ma chi è Gianni Sassi? Da quando è scomparso, vent’anni fa, non si fa che rimpiangerlo. Era un vulcano di idee,enigmatico e contraddittorio, come doveva essere un creativo di quel tempo.Sotto il suo vaglio passarono gli Area che divennero l’epicentro tellurico della sua più feconda invenzione, l’etichetta discografica Cramps, e di lì arrivarono anche John Cage e un manipolo di audaci sperimentatori. Inventò grafiche che fecero scuola, festival di poesia e riviste raffinate («Alfabeta», «La Gola»).

Maurizio Marino, Gianni Sassi. Fuori di testaCastelvecchi, Roma 2013pp. 131, 18 euro

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