Cassandra resta sola al “bivio” della vita

Il romanzo magistrale di una scrittrice americana ancora inedita per i lettori italiani, uscito nel 1962, sei anni prima della sua morte. E la morte aleggia anche sulla casa delle gemelle Edwards, nate a pochi minuti di distanza e di aspetto del tutto identico, «un essere unico, una struttura, un insieme, che è completo in se stesso». Ma a pensarlo è solo l’imprevedibile e fragile Cassandra, messa a dura prova dall’imminente matrimonio della sorella Judith, fra la paura di restare sola e la speranza di ristabilire un’integrità perduta con la fine dell’infanzia, che ha bisogno del suo doppio per non vacillare. Ora che la mamma è morta e la sorella sta per sposarsi, che ne sarà di Cassandra la colta, della ragazza cresciuta a buone maniere e filosofia nel dorato isolamento di un ranch con piscina? Sopravviverà all’emotiva amputazione? La risposta sta nella prosa conturbante e affilata di Dorothy Baker, regina dei dialoghi e delle sequenze introspettive, autrice di un romanzo che tocca le corde profonde dei suoi personaggi, e con esse anche quelle dei lettori.

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Dorothy Baker, Cassandra al matrimonio, Fazi editore, Roma 2014, pp. 274, 16.50 euro

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