Caronte e le arpie: viaggio “infernale” tra i mostri di Dante

LIBRI: Anche il pandinese Mirko Volpi tra gli autori di questo “activity book” ispirato alla Divina Commedia

Chi sostiene che Dante è noioso si sbaglia. A dimostrarlo è il libro appena pubblicato dalla casa editrice Salani, che racconta la Divina Commedia e i suoi protagonisti ai bambini. Si intitola “I mostri di Dante” e vede tra i suoi autori il pandinese Mirko Volpi, docente di linguistica italiana all’università di Pavia ed esperto di Dante e dei suoi primi commentatori. Insieme a lui hanno lavorato a questo progetto due inguaribili creativi come Laura Vaioli e Giacomo Guccinelli, che hanno trasformato l’opera del Sommo Poeta in un testo tutto da vivere. Il risultato di questa insolita collaborazione è un activity book che conquista i bambini con giochi, disegni e interviste impossibili, mentre fornisce loro informazioni e nozioni a proposito del mondo della Divina Commedia.

La chiave scelta dagli autori è brillante, perché il libro mette a tema i mostri di Dante. Da che fiaba è fiaba, i bambini subiscono la fascinazione del mostruoso. Raccapriccianti, spaventosi, buffi: i mostri sono i protagonisti di racconti e storie popolari al pari degli eroi e delle eroine. E nella Divina Commedia ce ne sono tantissimi, da Caronte a Cerbero, dalle Erinni al Minotauro, dalle arpie al cavalier Bertran. Personaggi mitologici e storici che Dante ha reinventato con il suo tratto geniale e che gli autori dell’activity book rivelano anche ai bambini di oggi. I mostri – si sa - sono il simbolo dei pericoli che possiamo incontrare sul nostro cammino e degli ostacoli che da soli ci imponiamo, quindi vale la pena di conoscerli. Il libro infatti celebra i 700 anni della morte di Dante, ma anche l’eterna sfida con la vita e le sue difficoltà. Un obiettivo nobile, che questo testo consegue mentre riesce anche a divertire, grazie ai suoi colori, alle attività, ai giochi, ai quiz e indovinelli. Ogni mostro ha persino una tavola dei poteri, proprio come quelle che si trovano nelle carte da gioco e nei videogiochi. Un modo per tradurre nel linguaggio dei bambini di oggi figure storiche che non smettono di essere attuali. I mostri di Dante presentati nel libro sono diciassette e ovviamente vengono dall’Inferno, perché sono collegati ai peccati, guardiani dei dannati. Tra fumetti e giochi, i ragazzi scoprono un testo fondamentale della letteratura italiana e aguzzano l’ingegno, mentre cercano zanne, artigli e code e calcolano quali siano più facili da affrontare.

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