Una vita degli esploratori che non ti saresti mai aspettato. Sardonico, sovente irriverente, sempre scritto in punta di penna con uno stile tanto avvincente quanto semplice privo di fronzoli inutili, Michel Le Bris, il fortunato quanto inimitabile scrittore francese finalista del Prix Goncourt nel 2010, ripercorre con questo dizionario atipico la vicenda umana di alcuni dei grandi uomini che nel corso dei secoli passati, mossi dalle ambizioni più disparate, si avventurarono alla scoperta dell’ignoto. Tra avventurieri, filibustieri, pirati, missionari, visionari, temerari spinti semplicemente dal desiderio di emozioni forti o dalla ricerca delle favolose fortune dell’eldorado, alla ricerca del mito delle amazzoni e della California, Le Bris ci prende per mano attraverso i meandri più oscuri del nostro mondo. Là dove nessun uomo era mai giunto prima, descrivendoci non solo le fatiche erculee affrontate da questi temerari, ma anche le loro umili vicende umane, dove sovente la storia tende a confondersi col mito. Veniamo così catapultati in un universo onirico, dominato non solo da una serie di figure fantastiche sin troppo conosciute, come quella di Cristoforo Colombo o del capitano Cook, ma dove trovano spazio anche tanti altri, ormai cancellati dalle sabbie del tempo, come Erik il rosso o fra’ Marco da Nizza,. Una ricostruzione in cui, accanto alle biografie dei personaggi, non mancano le curiosità e le divagazioni d’autore, come il capitolo dedicato alla cucina dei filibustieri o quello agli antropofagi, che riescono sempre a catturare l’attenzione del lettore.
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MICHEL LE BRIS, Dizionario amoroso degli esploratori, L’Ippocampo, Milano 2011, pp. 981, 25 euro
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