Augias fa da guida nei segreti di Istanbul

Si apre con le parole di Pierre Loti a sigillare il senso della parola turca “hűzűn”, usata da Pamuk per indicare l’atmosfera di Istanbul, il nuovo libro di Corrado Augias. La malinconia di una città sospesa tra Oriente e Occidente pervade il racconto di personaggi, avventure, eventi e luoghi, accompagnandoci tra le sue “rovine tristi”. Iniziando dal quartiere più moderno di Beyoglu, l’autore, un po’ guida turistica un po’ cronista, ci porta tra gli odori e i colori del Gran Bazar, nel quartiere ebraico di Balat, fino a Scutari sulla sponda orientale del Bosforo. Si parte nel cuore di villa Borghese a Roma e si arriva all’odierna Turchia del “sultano” Erdogan. Augias ci porge un’intelligente guida che è un dialogo con documenti, cronisti storici come De Amicis e persone del posto. Rivivremo gli intrighi della corte bizantina, entrando negli harem tra eunuchi e odalische; e rivedremo i tragici momenti della guerra di Crimea. Un viaggio da compiere con la conoscenza e la forza evocativa dell’immaginazione.

Corrado AugiasI segreti di IstanbulGiulio Einaudi editore -collana Frontiere- Torino 2016, pp.280, € 20,00

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