Annika e un’inchiesta tra mistero e carriera

In una Stoccolma sonnacchiosa, tra le macerie rimaste di un edificio del porto distrutto da un violento uragano che si è abbattuto sulla Svezia, vengono ritrovati i corpi di due uomini assassinati con un colpo alla nuca in quella che sembra la più classica delle esecuzioni. Annika Bengtzom, da tempo relegata alla redazione del quotidiano “Stampa sera” alla correzione delle bozze (un incarico che le sta ormai stretto), si interessa a un caso dimenticato da tutti, in quel che appare un caso di mafia e che potrebbe finalmente dare uno slancio alla sua carriera. Le indagini si dimostrano subito difficili: dietro sembra non vi sia solo un caso di contrabbando di sigarette che porta alle varie organizzazioni criminali dell’Europa orientale, in particolare di quelle di area balcanica, ma qualcosa di ben più tragico che affonda le sue radici in una guerra ormai dimenticata, dove si intrecciano le piste di fantomatiche organizzazioni e di una profuga che sa troppe cose. Un giallo in salsa svedese a firma di una delle maestre del genere.

Liza MarklundFondazione ParadisoMarsilio Editori, Venezia 2016, pp. 467, 18.50 euro

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