Angoscia e speranza in una società malata

Non è solo il punto di vista di un 18enne disadattato sulla vita, sulle amicizie e sulla famiglia, ma è soprattutto uno sguardo critico sulla società statunitense l’ultima opera di Matthew Quick, da cui verrà tratto il secondo film ispirato a un suo libro. In forma scorrevole, con un linguaggio duro e senza retorica, lo scrittore americano narra i propositi di un adolescente che il giorno del suo compleanno decide, con una P38 in mano, di dare una svolta alla sua vita: non prima di aver incontrato il vicino di casa, il professore di Storia, un compagno di scuola e la ragazza di cui è innamorato. Sullo sfondo una società inquieta e malata, che non riesce a liberarsi dei suoi fantasmi, che produce «vite bendate in un labirinto di cavie» e dove la violenza può esplodere da un momento all’altro. Ritmo avvincente, leggerezza e ironia sono le cifre peculiari dell’autore, che riesce ad affrontare con profondità temi universali come angoscia e solitudine e un dilemma drammatico nella vita di un uomo: vivere o morire. Almeno per sfiorare la felicità.

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Matthew Quick, Perdonami, Leonard Peacock, Salani Editore, Milano 2014, pp.269, 14,90 euro

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