Alle radici di tutte le guerre con “l’abicì” di Bertolt

Venti di guerra, di quella guerra “mondiale a pezzi” come la chiama Papa Francesco, soffiano in particolar modo a est. Tutto ciò, ci si domanda, da cosa ha origine? Quali sono le situazioni che creano questa violenza? Sono solo due delle mille domande che scrittori, filosofi, poeti, scienziati e intellettuali si pongono dall’alba della civiltà. Eraclito non diceva che la guerra è la madre di tutte le cose? Una delle risposte più articolate è quella che diede Bertolt Brecht con il volume L’abicì della guerra, che Einaudi ri-pubblica nei suoi tascabili nella traduzione di Roberto Fertonani e con l’introduzione, molto mediatico-televisiva, di Michele Serra. La novità del libro sta nell’aver lavorato di giustezza, affiancando a didascalie aforismi, sentenze, fotografie, potenziandone sia il valore cronachistico che quello storico.

Bertolt BrechtL’abicì della guerraEinaudi, Torino 2015, pp. 162, 11 euro

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